venerdì 14 ottobre 2022

Salute. Ugl, precari Covid non vanno dimenticati nel processo di stabilizzazione

 L’UGL Salute, rilevando l’esclusione dai processi di stabilizzazione degli operatori sanitari Covid contrattualizzati con contratti Co.Co.Co. e selezionati con procedura click day, chiede a tutte le Aziende Sanitarie e ai Presidi Ospedalieri della provincia di Palermo di adeguare i bandi di stabilizzazione già pubblicati prevedendo l’inclusione di questi lavoratori ingiustamente esclusi.
A dichiararlo Enzo Ginnastica, segretario provinciale UGL Salute di Palermo.
Prosegue il sindacalista: “Chiediamo che il servizio svolto con abnegazione e spirito di sacrificio da questo personale precario (al netto di contrattualizzazione e modalità di selezione) venga riconosciuto, consentendo a chi ha maturato i 18 mesi di servizio (di cui 6 nell’emergenza Covid) da gennaio 2020 a giugno 2022 o i 36 mesi previsti dalla legge Madia di accedere ai processi di stabilizzazione”.
Critico l’atteggiamento del sindacato nei confronti di tutte quelle Aziende Sanitarie e di tutti quei Presidi dell’Area Metropolitana di Palermo che, con atteggiamento discriminatorio, stanno procedendo alle stabilizzazioni esclusivamente dei lavoratori con contratti a tempo determinato.
“Per quanto esposto – aggiunge Ginnastica – chiediamo che tali precari, così come previsto dalla normativa nazionale, siano coinvolti nella stabilizzazione previo espletamento di prove selettive”.
” Servono interventi univoci e condivisi e sollecitiamo l’assessorato regionale della Salute ad avviare con il Sindacato una interlocuzione per aggiustare tutte le criticità evidenziate”.

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