Le RLS SLC CGIL – FISTEL CISL – UILCOM UIL – UGL TLC chiedono ai vertici di Almaviva
con una nota del 16 marzo informazioni chiare e dettagliate sulla
attuale situazione che il sito di Palermo sta vivendo nelle ultime ore.
Alla luce degli ultimi eventi, ampiamente dibattuti nelle scorse
settimane e sicuramente non gestiti nel migliore dei modi e le
comunicazioni aziendali ufficiali poco chiare, per non dire inesistenti,
date sia al Sindacato che alla RLS hanno generato ulteriormente panico
nonché terrore all’interno del sito.
Per Claudio Marchesini, Segretario regionale UGL telecomunicazioni in Sicilia,
“come RLS avevamo chiesto già settimane fa postazioni a scacchiera ,
revoca di tutto lo straordinario, utilizzo degli ammortizzatori sociali
al massimo , guanti e mascherine x tutti, pulizie straordinarie, tutto
questo nell’attesa di attivare celermente lo Smart Working che per
un’azienda leader nel settore dell’innovazione tecnologica e del Crm
doveva essere una scelta più che perseguibile, invece adesso il
risultato è sotto gli occhi di tutti, una disfatta”.
La nota unitaria sindacale conclude ribadendo:” Rispetto al caso di
ormai dominio pubblico sul presunto lavoratore positivo al Covid-19,
come da protocolli governativi sarebbe indispensabile che l’azienda si
attivi immediatamente ad informare tutti i colleghi presenti giorno 2
marzo nella stessa aula di formazione con il lavoratore, ma soprattutto
verifichi chi era in servizio giorno 5 marzo e chiunque sia stato in
contatto con il lavoratore positivo al Covid-19.
Riteniamo che tutti i lavoratori che hanno avuto contatti con chi
affetto da Covid-19 devono avere la possibilità di interfacciarsi con il
proprio medico di base, per avviare tutti i protocolli governativi
previsti in materia di quarantena”.
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