venerdì 15 febbraio 2019

Ugl Palermo : Ancora un morto sul lavoro!


L’Ugl Palermo si stringe attorno al dolore della famiglia di  Giuseppe Ciziceno di  54 anni, di San Giuseppe Jato (Pa) morto schiacciato tra la motrice e lo scarrabile mentre stava lavorando nel deposito mezzi della ditta Fratelli Mirto srl che si occupa dei servizi della raccolta rifiuti.
Con questa disgrazia salgono a 3 le vittime di incidenti sul lavoro dall’inizio dell’anno, nella provincia di Palermo,  una media insostenibile che non possiamo più tollerare, come ugl abbiamo sempre  cercato di evidenziare e focalizzare la nostra attenzione sul fallimenti della gestione della sicurezza in molte aziende,   che poco investono sulla sicurezza dei lavoratori e sul sistema degli appalti delle grosse aziende che sempre più esternalizzano per abbassare i costi incuranti che alla diminuzione dei costi corrisponde un aumento esponenziale degli infortuni.

Scioperano a Palermo i dipendenti del servizio clienti Tim

A.Vitti
UgL telecomunicazioni ha indetto uno sciopero che parte oggi sino al 15 marzo per i lavoratori di Palermo, addetti al servizio gestione clienti di telefonia fisso e mobile 119 Tim.
“Auspichiamo una riapertura del tavolo di confronto con l’azienda, dopo il rigetto delle richieste fatte nel corso dell’incontro del 16 gennaio scorso-dice Antonio Vitti, segretario provinciale UgL telecomunicazioni-al fine di trovare soluzioni condivise per i lavoratori impegnati nel sito palermitano, che sono circa 400. Le ragioni alla base di questa decisione, esito di assemblee con i lavoratori, sono diverse: richiesta di turni agevolati per lavoratori mamma/papà, prevalenza di turni serali per i full-time, richiesta di rimodulazione del personale in attività front-end, cessazione del servizio access team (back-office per clienti business) dove venivano impiegate risorse; inoltre, sono presenti criticità riguardanti i posti auto per coloro che svolgono turni serali, e criticità da risolvere per la climatizzazione degli ambienti-aggiunge Vitti.
Chiediamo altresì, che i lavoratori in ammortizzatore sociale, cioè in solidarietà, che abbiano fatto domanda, possano confluire nel settore tecnico on field , della rete open access.”

Lo sciopero interesserà tutte le unità operative, sia full time che parte time, in particolare, due ore di sciopero a fine turno per i lavoratori full time, un’ora per i part time
 
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mercoledì 13 febbraio 2019

Accordo fra AdSP e Fincantieri. Giordano (UGL): “va nella direzione giusta”

L’Autorità di sistema portuale del Mare di Sicilia Occidentale (AdSP) e Fincantieri hanno firmato un protocollo d’intesa per il rilancio in piena sintonia del polo della cantieristica navale nel porto di Palermo, alla base del quale vi è l’obiettivo condiviso di permettere al sito siciliano di affermarsi come uno dei più importanti del Mediterraneo.
“Sembra un buon accordo a nostro avviso – dichiara  Lorenzo Giordano RSU/RLS Ugl Metalmeccanici in Fincantieri  – va nella direzione giusta, servirà a rilanciare il polo cantieristico più importante del sud Italia, in attesa anche di un attore anch’esso importante come la regione Sicilia, con quei bacini galleggianti fermi con le quattro frecce,
che come sempre vivono di rimpalli tra un ente ed un altro”. “Queste nuove aree che l’autorità portuale darà in concessione sicuramente – spiega Giordano – daranno una boccata d’ossigeno per il grande bacino di riparazione (il 400 mila ton.) che soffre di spazi per lo stoccaggio dei materiali specialmente per le trasformazioni navali”.

“Altre aree permetteranno  – conclude il sindacalista – l’allungamento dei binari delle gru e quindi muove aree di lavoro anche per la costruzione di componenti navali, visto che verrà allargata l’area alle spalle dell’ emiciclo e per finire potendo contare anche sulle nuove banchine adiacenti che saranno a disposizione entro un paio di mesi,consentendo l’arrivo di più navi in riparazione contemporaneamente, quindi adesso occhi puntati al Ministero dello Sviluppo Economico per il finanziamento del completamento del bacino 150 mila ton.

lunedì 11 febbraio 2019

Parte a Palermo il ciclo “Incontri con la Banca d’Italia”. UGL Sicilia: “eventi informativi utili per un’adeguata trasparenza e conoscenza del sistema bancario”

Su invito della Banca d’Italia una delegazione UGL  rappresentata dal Segretario regionale UGL Sicilia  Giuseppe Messina , dal  Portavoce UGL Sicilia  Filippo Virzì e dal  Segretario responsabile UGL Palermo Franco Fasola,    ha partecipato lunedì 11 febbraio  all’incontro dal  tema: “Il controllo della stabilità nel settore finanziario e la tutela del consumatore dei servizi bancari e finanziari”.
L’evento è il primo  dell’iniziativa “Incontri con la Banca d’Italia”  a cui ne seguiranno altri che riguarderanno i seguenti temi:
Le statistiche economiche;
La politica monetaria e la protezione del valore della moneta;
L’innovazione nel sistema dei pagamenti, Finteche e i cryptoasset.
Per l’UGL Sicilia,  ”è fondamentale partire da una corretta educazione finanziaria e  onde evitare la crisi di fiducia dei clienti nei confronti delle banche così come purtroppo già avvenuto in Grecia, necessita esercitare una vigilanza diretta e continua sulle banche stesse a tutti i livelli fra Banca Centrale Europea  e Banca d’Italia, aumentando la qualità delle forme ispettive e gestionali delle governance bancarie al fine di un’adeguata trasparenza del sistema bancario a tutela dei clienti”.

sabato 9 febbraio 2019

Nuovi gravi incidenti sul lavoro in Sicilia. Due operai morti, uno a Corleone e uno a Carini

Non si arrestano le morti bianche.
Dobbiamo ancora una volta amaramente segnalare non uno ma due gravi incidenti sul lavoro in Sicilia, ambedue avvenuti in provincia di Palermo venerdì 8 febbraio.
Un ragazzo, di Appena 26 anni Franco Paolo Agrusa, che lavorava per la ditta Cargo SRL che effettuava lavori per conto dell’ENEL su una linea a 20 KV nel comune di Corleone e un uomo di 48 anni che lavorava in una azienda dolciaria di Carini.
I carabinieri in un caso e la polizia nell’altro stanno svolgendo le indagini per accertare i fatti la procura svolgerà il suo ruolo per appurare colpe è responsabilità
A noi della Federazione nazionale dell’UGL Chimici oltre che associarci al dolore delle famiglie, preme  evidenziare e focalizzare la nostra attenzione sul fallimenti della gestione della sicurezza in molte aziende, soprattutto per quello che riguarda  tante piccole/medie aziende, che poco investono sulla sicurezza dei lavoratori e sul sistema degli appalti delle grosse aziende che sempre più esternalizzano per abbassare i costi incuranti che alla diminuzione dei costi corrisponde un aumento esponenziale degli infortuni.
Queste scelte gestionali che hanno un solo obiettivo, lucrare sui profitti, mettendo però a repentaglio l’incolumità e come in questi casi la vita degli operai con l’aggravante di abbassare la qualità dei prodotti e de servizio reso ai clienti.
Pertanto, la Federazione Nazionale dell’UGL Chimici, chiede con forza un’inversione di rotta con investimenti mirati alla sicurezza dei lavoratori e una drastica riduzione dei lavori in appalto che oltre ha ridurre gli infortuni produrrebbe un miglioramento della qualità dei servizi.
“In sede di Comitato regionale di coordinamento in materia di salute e sicurezza sul lavoro – aggiungono Giuseppe Messina, Segretario UGL Sicilia e Franco Fasola Segretario Utl Palermo – chiederemo al governo regionale di alzare l’attenzione sul tema della sicurezza con un piano straordinario diretto a sensibilizzare il mondo scolastico, le associazioni datoriale e tutti gli attori del settore pubblico e privato per una presa di coscienza generalizzata accompagnata da misure specifiche per prevenire infortuni sul lavoro, con percorsi informativi e formativi seri e reali e  interventi sui controlli e le sanzioni potenziando la presenza di figure specialistiche”.

mercoledì 6 febbraio 2019

Comune di Palermo. Orlando: i “diritti acquisiti, legittimi e intoccabili” dei dipendenti precari, non lo sono per i suoi uffici

“Se c’è qualcuno che non sa cosa faccia la mano destra e cosa faccia la mano sinistra è proprio il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando.
Apprendiamo dalla stampa le dichiarazioni del primo cittadino nella giornata di martedì 5 febbraio a proposito dei rilievi sollevati dagli ispettori del MEF :”gli ispettori del MEF hanno fatto una ispezione ma non conoscono le leggi dello stato, della regione e neppure cosa fa il Loro vicino d’ufficio”.
Questo è quanto dichiarato  in una nota stampa  dai Dirigenti del Sindacato Ugl, Patrizia Biagi e Daniele Galici,  RSU  al Comune di Palermo.
Nella stessa  nota stampa i sindacalisti aggiungo: “In riferimento invece alla difesa dei diritti dei precari stabilizzati del comune, il sindaco ha dichiarato: <<I loro sono diritti acquisiti, legittimi e intoccabili>>.
“Sono i suoi uffici che smentiscono il sindaco di Palermo!
La smentita si evince in una nota di risposta inviata dal Comune di Palermo-Ufficio risorse umane, in merito ad una diffida da parte dall’Ugl, con riferimento al procedimento concluso nel 2017 con l’esame degli orali, dal settore risorse umane del Comune a proposito di un bando pubblicato ed espletato ed a cui deve solo far seguito la firma del contratto.
 La nota del comune sostiene che è facoltà dell’amministrazione e non un ‘diritto acquisito, legittimo ed intoccabile’ come invece dichiarerebbe il sindaco.
Delle due l’una: o il sindaco di Palermo dice cose non vere, o gli uffici negano i  <<‘diritti acquisiti, legittimi e intoccabili>>… o è terrorismo”?!

lunedì 4 febbraio 2019

Cantiere Navale Palermo. Fincantieri incontra i sindacati di categoria, per l’Ugl ancora perplessità da fugare

A  Palermo lunedì 4 febbraio si è tenuto un incontro fra i sindacati di categoria e Fincantieri per discutere del futuro del Cantiere Navale del capoluogo regionale.
La delegazione UGL è stata  rappresentata da Lorenzo Giordano RSU Ugl Metalmeccanici in Fincantieri , Franco Fasola, Segretario responsabile Ugl Palermo e Filippo Virzì, Portavoce Ugl Palermo.
Per Fincantieri fra i componenti della delegazione mista,  il Presidente dell’Autorità portuale del mare della Sicilia Occidentale, Pasqualino Monti,  e il Direttore responsabile di Fincantieri Palermo, Salvatore Savarese.
“Nell’incontro  – dichiara Lorenzo Giordano – si e’ fatto il punto sulla situazione con riferimento alle aree in concessione a Fincantieri di proprietà dell’ente porto.
L’Ente porto si e’ ripreso una parte di cantiere, compresi i due pontili un capannone è una palazzina adibita ad uffici Aree non più utilizzate da Fincantieri –  spiega il sindacalista – nella sostanza l’accordo prevede l’assegnazione di nuove aree vicine al bacino 400 mila, anch’esse strategiche per far fronte all’ormeggio e allo stoccaggio di tutto quello che riguarderà attività di riparazione navale.
Le stesse sono già state assegnate a Fincantieri ma non consegnate, per cui si prevede entro il 2019 il completamento e quindi la piena funzionalità delle stesse.
Per quanto concerne bacini  galleggianti –  prosegue –  la situazione ancora non si sblocca a causa dei soliti rimbalzi di competenze all’interno dei vari enti della regione Sicilia, quindi chiederemo un ennesimo incontro con la regione per riuscire a sbloccare anche questa partita vista anche la disponibilità di Fincantieri a far fronte comune per risolvere la questione, inceve per  quanto riguarda il bacino da 150 mila di competenza ente porto, per il 150 mila aspettiamo l’accordo di programma che verrà presentato entro marzo 2019 che coinvolgerà anche il governo”.
“Ci è stato illustrato un grafico che ha evidenziato quali investimenti stanno portando avanti,   -conclude Franco Fasola, Segretario responsabile dell’ Ugl di Palermo  – con l’acquisizione di alcune aree di competenza dell’autorità portuale , volte al rilancio del cantiere Navale, ci è stato detto che così facendo arriveranno ulteriori commesse, a un po’alla volta aumenteranno le ore lavorative.
Fin qui il nostro auspicio che tutto ciò accada, ma restiamo ancora perplessi sul futuro dei bacini di carenaggio, di proprietà della regione, in quanto non sembra esserci ancora un progetto definitivo sulla loro sorte, pertanto la nostra organizzazione sindacale si auspica invece che il processo di trasformazione del bacino galleggiante da 52mila tonnellate possa realizzarsi, così da poter aggiungere alla nostra cantieristica navale anche quella delle piattaforme petrolifere, quindi un ulteriore volano all’economia cittadina”.