sabato 30 marzo 2019

Punta Raisi. Per Ugl trasporto aereo positivo incontro con Skytanking

Venerdi 29 Marzo si è tenuto un incontro fra UGL Trasporto Aereo e ” SKYTANKING aviorifornitori ” che opera nel sito dello scalo di Punta Raisi.
La delegazione UGL è stata rappresentata da Domenico De Cosimo, Segretario Provinciale  UGL Trasporto Aereo e da Massimo Cusenza RSA , per Skytanking ,Paolo Moneta Operations & Technical Support Manager.
“Dopo il processo di armonizzazione , abbiamo evidenziato una serie di anomalie, che abbiamo riscontrato nelle buste paga dei dipendenti del sito” -dichiara De Cosimo.
“Garantiremo – afferma Massimo Cusenza R.S.A UGL – un continuo processo di confronto, con una nuova gestione che ieri ha finalmente voluto imprimere una inversione di tendenza positiva rispetto al passato”.
“Rimaniamo pertanto fiduciosi sul percorso intrapreso, – conclude De Cosimo – e non faremo come UGL mancare il nostro contributo , consapevoli della necessità di proseguire sul corso ieri intrapreso, con i necessari aggiustamenti allo stato delle cose.

mercoledì 27 marzo 2019

Aeroporti. UGL Trasporto Aereo e CISAL: no a svendite frettolose scali siciliani “Musumeci ci convochi o pronti a bloccare i voli”

“Gli aeroporti sono dei siciliani e a servizio della nostra regione, diciamo ‘no’ a svendite frettolose che non fanno gli interessi dei cittadini ma rischiano solo di arricchire i privati: il governo Musumeci ci convochi immediatamente o siamo pronti davvero a bloccare i voli”.
Lo dicono il Segretario Regionale della UGL Trasporto Aereo  Domenico De Cosimo (nella foto), e il Segretario  Generale della  Legea Cisal Gianluca  Colombino.
Oggi il governatore Nello Musumeci ha ufficializzato il pensiero favorevole dell’esecutivo regionale in merito alle privatizzazioni degli scali.
“La norma contenuta nel Collegato sulla cessione delle quote nelle societa’ aeroportuali ci aveva gia’ messo in allarme – continuano Ugl T.A è Cisal  – ma adesso siamo davvero arrivati: chiediamo una immediata convocazione dei sindacati e un chiarimento sul destino degli aeroporti siciliani, altrimenti siamo pronti ad azioni eclatanti a difesa di una proprieta’ che e’ dei cittadini e non di qualche compagine politica e a tutela dei lavoratori.

lunedì 18 marzo 2019

Incidenti stradali. Fasola (UGL): “A Palermo è oramai una scia di sangue che va assolutamente arrestata”

“Le continue disgrazie stradali verificatesi recentemente  a Palermo,  ci inducono  a fare una profonda riflessione a causa della loro frequenza”.
A dichiararlo è Franco Fasola, Segretario responsabile dell’UGL di Palermo.
Per Fasola, “è una scia di sangue che va assolutamente arrestata, con una maggiore prevenzione stradale ed educazione civica”.
“Oramai  – aggiunge Fasola con amarezza – chi di noi non è stato colpito da una tragedia stradale”?
“Lanciamo un appello alle Forze dell’Ordine e ai Vigili Urbani –  conclude il sindacalista –  di intensificare i controlli preventivi nel capoluogo regionale, ed a tutti i giovani in particolare,  ad essere più consapevoli e prudenti, è oramai una scia di sangue che va arrestata, prendiamone coscienza”.

venerdì 15 marzo 2019

Almaviva. Fasola (UGL): “I lavoratori del sito di Palermo martoriati da tagli continui”

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Diminuiscono le commesse Wind e Tim 119, e Almaviva propone esodi incentivati per il call center in città, motivi che hanno indotto l’azienda a chiedere il ricorso agli ammortizzatori sociali fino al 30 giugno”.
A dichiararlo è Franco Fasola, Segretario responsabile Ugl Palermo che aggiunge,  “esprimiamo solidarietà ai lavoratori di Almaviva di Palermo ancora martoriati da continui tagli,  ma la proroga degli ammortizzatori sociali è soltanto un posticipare il problema, è necessario riconvocare urgentemente il tavolo di crisi sui Call Center, così come proposto dal Segretario Nazionale Ugl Telecomunicazioni Stefano Conti, le delocalizzazioni selvagge sono la vera causa del disastro nel settore dei call center, e qui che bisogna intervenire con provvedimenti di sostegno”.

mercoledì 13 marzo 2019

Blutec.Mazzeo (UGL): finisce il sogno della riconversione stabilimento ex Fiat Termini Imerese

“Quella di oggi è l’ennesima pagina triste per il rilancio dell’industria automobilistica siciliana, dove le speranze di rivedere riaperti i battenti del sito ex Fiat di Termini Imerese si sono frantumate con l’arresto ai domiciliari dell’intero management di Blutec.  Il sogno della riconversione di un’importate fetta di un’area produttiva strategica per la Sicilia si frantuma così in un sol colpo, annientando le attese dei lavoratori, già pesantemente provati dalla chiusura del vecchio stabilimento, che oggi vedono il loro futuro ancor più nero. Adesso chi garantirà per le oltre 700 unità lavorative che in questo progetto avevano scommesso il loro domani e le loro aspettave?” Se lo chiede Angelo Mazzeo, segretario regionale della federazione Ugl metalmeccanici, che così commenta l’operazione odierna della Guardia di Finanza, che ha posto la misura cautelare per i vertici dell’azienda piemontese per aver sottratto e distratto 16 dei 21 milioni di euro di contributi pubblici destinati alla rinascita dell’impresa che avrebbe dovuto produrre a Termini automobili ibride. “Che qualcosa non stesse andando per il verso giusto l’avevamo già immaginato nell’ottobre scorso, dopo l’arrivo dei finanzieri all’interno degli uffici della società, motivo per cui già da allora eravamo parecchio allarmati per ciò che sarebbe potuto accadere nei mesi a venire, ed oggi purtroppo è successo portandosi dietro la gravità di aver illuso e lasciato sul lastrico centinaia di famiglie siciliane. Abbiamo apprezzato la tempestiva dichiarazione del ministro dello Sviluppo economico Luigi Di Maio, che ha già interessato i suoi uffici al fine di seguire la vicenda e tutelare i lavoratori, ma ci auguriamo che questa vicenda non cada già da domani nel dimenticatoio ed al personale che aspetta risposte concrete vengano date attenzioni e prospettive. La nostra Regione – conclude Mazzeo – non può affatto permettersi l’ennesimo fallimento e per questo riteniamo che il Governo nazionale, in sinergia con l’amministrazione regionale, debba profondere ogni sforzo per individuare nuove opportunità per i 700 dipendenti ed evitare che in futuro l’industria siciliana sia oggetto di appetiti ed interessi di società e contesti poco credibili.

martedì 12 marzo 2019

AMAT e Comune Palermo. Fasola (UGL): “ai lavoratori manteniamo le agevolazioni e miglioriamo i servizi”

“Apprendiamo che l’AMAT sia procinto di eliminare le agevolazioni previste per i lavoratori delle grandi strutture perché non in linea con l’economicità della gestione”.
A dichiararlo è Franco Fasola, Segretario responsabile dell’UGL di Palermo.
I lavoratori grandi strutture ricordiamo, pagano per 90 giorni € 45,00, e le linee utilizzabili sono 4 linee a scelta.
“Riteniamo – conclude Fasola – che sia un provvedimento impopolare e ingiusto, rimaniamo basiti, anziché il Sindaco Leoluca Orlando unitamente al Presidente dell’AMAT, Michele Cimino, creare nuove opportunità che agevolino la mobilità sostenibile dei lavoratori, pensano invece di togliere una buona agevolazione che andrebbe a nostro avviso estesa a tutti i cittadini/lavoratori  palermitani”.

lunedì 11 marzo 2019

Aereo precipita in Etiopia, tra i passeggeri anche l’assessore regionale Tusa, l’UGL esprime il suo cordoglio

“La notizia dell’incidente aereo in Etiopia, che è costata la vita all’assessore regionale ai beni culturali, Sebastiano Tusa, ha sconvolto tutti e gettato nell’angoscia i siciliani che riconoscono nell’uomo, prima che nell’archeologo di fama internazionale, uno straordinario difensore della storia e della cultura siciliana nel mondo.
La Sicilia piange uno dei suoi uomini migliori è resta orfana di un ambasciatore della.cultura e della bellezza dell’Isola e del suo immenso patrimonio terrestre e marino”.
A dichiararlo Giuseppe Messina, Segretario regionale Ugl Sicilia. Tutti i quadri dirigenti dell’Ugl della Sicilia si stringono alla famiglia Tusa ed esprimono profondo cordoglio per tutte le vittime italiane.

Criminalità. Guaglianone (LeSPolizia di Stato UGL): “Serve la certezza della pena e decisioni della magistratura che vadano in un’unica direzione”

Fuga e pugno ad un poliziotto per sfuggire all’arresto: sconcertati per la decisione del giudice.
Rimaniamo sconcertati per la decisione del giudice che a conclusione del processo per direttissima non ha ritenuto necessario emanare alcuna misura cautelare nei confronti di un uomo reo di essersi dato alla fuga e  successivamente, di aver sferrato un pugno ad un Agente di Polizia pur sottrarsi all’arresto.
 La sera del 5 marzo scorso, una pattuglia del commissariato Brancaccio stava eseguendo un servizio di controllo notturno quando intorno alle 23 ha intimato l’ALT ad una auto con alla guida un uomo, il quale è scappato a tutta velocità tra le strade dello Sperone. Questo, arrivato sotto casa si è fermato, è sceso dall’auto e, in preda ai fumi dell’alcol, si è scagliato contro uno dei due agenti colpendolo con un pugno in faccia!
Dopo essersi liberato dalla presa del poliziotto, l’uomo è salito a casa e da lì si è messo a urlare e insultare gli agenti. A dargli manforte alcuni vicini che, insieme a lui, hanno iniziato a lanciare oggetti dai balconi nel tentativo di “scoraggiare” la pattuglia.
I colleghi del Comm.to Brancaccio a quel punto hanno chiesto rinforzi e sono riusciti a raggiungere il soggetto, arrestarlo e portarlo in commissariato.
 Anche in Tribunale l’uomo, che ha già sulle spalle precedenti per droga, resistenza e violenza a pubblico ufficiale,  non avrebbe perso occasione per minacciare gli agenti, davanti al pubblico ed ai carabinieri presenti in aula.
E’ questo un ulteriore episodio nel quale l’operato degli operatori di Polizia viene mortificato dalla decisione di un giudice.
Serve la certezza della pena e decisioni della magistratura che vadano in un’unica direzione perché altrimenti chi delinque si sente legittimato a reiterare ciò che ha fatto”.
Così Pasquale Guaglianone, Segretario Generale Provinciale di LeS Polizia UGL  di Stato Palermo.

mercoledì 6 marzo 2019

“Mi riscatto per Palermo”, detenuti dell’Ucciardone diventano giardinieri e sarti. Fasola (UGL): “opera socialmente meritoria”

I detenuti dell’istituto penitenziario fra i più importanti d‘Italia Ucciardone, diventano giardinieri e sarti.
Un’iniziativa di pubblica utilità che coinvolgerà fino a 50 carcerati che usciranno dalla cella e si occuperanno della manutenzione di aree verdi della città, da Monte Pellegrino al fiume Oreto.
Inaugurata anche una sartoria che produrrà capi di abbigliamento per grandi firme.
Le due iniziative, promosse dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria e dal Comune sono stati presentati nella casa circondariale Ucciardone di Palermo alla presenza della direttrice Rita Barbera, del sindaco Leoluca Orlando, del Garante regionale dei detenuti Giovanni Fiandaca e del capoarea del settore verde del Comune, Domenico Musacchia.
“Il progetto dei lavori socialmente utili, denominato “Mi riscatto per Palermo” – dichiara Fasola, Segretario Responsabile Ugl di Palermo , – rappresenta un’opera socialmente meritoria e sostenibile  che va assolutamente estesa  anche ad altri istituti penitenziari dell’isola, è una grande opportunità per i detenuti volenterosi e convinti di  riscattare errori compiuti e riabilitarsi in società”.

martedì 5 marzo 2019

Audizione all’ARS per lavoratori/sussidiati appartenenti al Bacino de quo. Lucchese (UGL): per questi lavoratori giusta dignità

Si è tenuta in data 5 marzo la convocazione dell’Audizione svoltasi in V^ Commissione Lavoro e Cultura presso l’ARS ,dove il Presidente On. Sammartino ha chiesto ai sindacati,   invitati a partecipare ai lavori tematici,  di dare un fattivo contributo al fine di dirimere l’annosa questione al riguardo dei lavoratori/sussidiati appartenenti al Bacino de quo.
“L’UGL pertanto,  – dichiara Rosolino  Lucchese, componente UGL della Segreteria regionale Fna con delega al precariato della Regione Siciliana –  che i soggetti interessati dovranno trovare la giusta dignità lavorativa, dopo circa venticinque anni di sofferenze umane, morali ed economiche, attraverso la definizione del percorso di fuoriuscita dal precariato, anche con il coinvolgimento del Governo Centrale”.
“Appare pleonastico  – aggiunge il sindacalista- evidenziare che tale iter, già supportato da leggi tematiche, attualmente in vigore, deve necessariamente concludersi nel breve periodo, e in ogni caso entro il corrente esercizio finanziario.
“Si potrebbe variegare il percorso di fuoriuscita, previa verifica di requisiti soggettivi nonchè di disponibilità giuridiche ed economiche degli Enti fruitori – spiega –  ossina stabilizzazione dei lavoratori presso gli Enti Pubblici che ne facciano richiesta e ne soddisfino i requisiti economici minimi indispensabili di compartecipazione alla spesa (copertura assicurativa inail, integrazione ore di servizio settimanali e remunerazione emolumenti stipendiali, etc…). assegnazione, sotto forma di gestione del Personale, di tutti i soggetti ASU non beneficiari delle provvidenze di cui al superiore paragrafo, alla RESAIS ovvero ad altra Partecipata Regionale e fuoriuscita dei lavoratori assegnati alle Parrocchie ed altri Enti Privati, con assegnazione ad Aziende della Regione.
“Inoltre –  conclude Lucchese  –  applicazione delle norme in vigore circa la stabilizzazione dei soggetti in questione, anche alle cooperative di servizio ovvero sociali, che al proprio interno hanno in carico nella compagine sociale soggetti appartenenti al “Bacino”,  ovvero mantenimento al proprio interno di quelle figure per le quali adempiano alla trasformazione del rapporto di lavoro, stabilizzandoli con risorse economiche proprie, seppure incentivate da ulteriori agevolazioni finanziarie pubbliche come  esempio, mantenimento delle attuali risorse economiche annuali ad personam erogate per lo svolgimento delle attività socialmente utili, a carico del Bilancio della Regione, per un ulteriore periodo quinquennale /decennale.
Accompagnamento alla pensione, su base volontaria, di tutti i soggetti ASU, che abbiano compiuto il sessantesimo anno di età.
Erogazione ai medesimi di un contributo economico una tantum, calcolato percentualmente in ordine alla differenza tra l’età anagrafica attuale e il collocamento obbligatorio in quiescenza.
Ovviamente, incremento di tutte le somme necessarie da parte del Governo e del Parlamento Regionale, al fine di non depauperare ulteriormente il già misero reddito, ci soddisfa chiamarlo con questo termine, in quanto ai sensi delle vigenti leggi, è equiparato ed assoggettato a reddito di lavoro dipendente) erogato allo stato attuale ai soggetti ASU”.