“Le osservazioni riportate in alcuni
articoli di stampa recentemente diramati, riguardanti il sollevamento
dall’incarico di Sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica
Siciliana (FOSS) di Giorgio Pace sono non corrispondenti alla realtà dei
fatti, al rispetto dei diritti dei Lavoratori e delle procedure
previste dal vigente ordinamento ”.
A dichiararlo è il Segretario provinciale dell’UGL Spettacolo, Cristina Enna.
“L’UGL, contrariamente a quanto
dichiarato da CIGL, CISL, UIL e FIALS, – spiega la sindacalista –
ritiene che il provvedimento adottato dall’Assessore Regionale al
Turismo, Sport e Spettacolo, Sandro Pappalardo, sia perfettamente in
linea con il dettato normativo che regola la vita e l’organizzazione
della Fondazione e ristabilisce, pertanto, criteri di imparzialità,
legalità e rispetto delle prerogative di ciascun organo di governo.
In particolare lo Statuto della
Fondazione non contempla alcuna ipotesi di permanenza del Sovrintendente
in caso di dimissioni della maggioranza dei membri del Consiglio di
Amministrazione, e, da un parere legale richiesto dal dimissionario
Consiglio di Amministrazione, la posizione del Dott. Pace, risulterebbe
non conforme al vigente dettato normativo anche per la parte relativa
al percepimento degli emolumenti incassati dopo il superamento dei
limiti di età”.
“E’ doveroso – sottolinea – che, il più
volte invocato e presunto riequilibrio dei conti della Fondazione, è da
imputare alla generosa apertura di credito operata dalla Regione
Siciliana attraverso l’autorizzazione ad attivare le procedure per
l’erogazione di un mutuo a copertura dell’esposizione debitoria maturata
negli ultimi anni. Misura, questa che, in ogni caso, non può essere
ascritta alle miracolistiche capacità di moltiplicazione delle risorse
finanziarie da parte del Sovrintendente; non può essere considerata
ulteriore voce in entrata nel bilancio; può, sicuramente, essere
considerata, ostacolo a un agognato quanto atteso rinnovo
contrattuale:nessun aumento nelle buste paga da circa oltre vent’anni.
Quindi, incide direttamente e/o
indirettamente sulle retribuzioni dei dipendenti, non può essere
considerato atteggiamento virtuoso e, dulcis in fundo, non può rientrare
nella categoria dei “miracoli” quello di pagare regolarmente gli
stipendi”!
“La nostra Organizzazione Sindacale –
aggiunge – , nonostante le numerose segnalazioni e comunicazioni scritte
e verbali inviate ai vertici della Fondazione, esprime forte
preoccupazione per le continue pressioni esercitate su Dipendenti e
organi di governo interni ed esterni, tese a mantenere una condizione di
instabilità, divisione e precarietà artistica, amministrativa e
organizzativa che lasciano presagire oscuri e inquietanti scenari.
Tutto questo confligge con una auspicata
visione virtuosa e sinergica del sistema in cui un territorio
straordinariamente ricco di bellezze naturali e opere d’arte, unitamente
a modelli musicali di alta qualità, costituiscono solida base per un
reale rilancio non solo dell’Orchestra Sinfonica Siciliana ma
dell’intera nostra Regione: arte come volano dell’economia reale”.
“Nella convinzione più assoluta –
conclude Enna – che il Sindacato debba sempre e comunque esercitare una
corretta funzione di difesa dei diritti e dei doveri dei Lavoratori e
non preoccuparsi di tracciare e/o indicare il perfetto identikit della
sua naturale ‘controparte’, restiamo in attesa di conoscere, speriamo in
tempi brevi, la formazione del nuovo Consiglio di Amministrazione e,
conseguentemente, del nuovo Sovrintendente.
Auspicando un ritrovato senso della
misura e della decenza da parte di tutti gli attori di questa vicenda,
esprimiamo solidarietà, sostegno e vicinanza a quanti hanno sinceramente
a cuore le sorti della Fondazione, pronti a intraprendere iniziative di
qualsiasi natura utili a sostenere e difendere diritti e libertà di
espressione sanciti dalla nostra Costituzione” e contrastare atti di
prevaricazione e atteggiamenti clientelari”.