Un tavolo permanente per “monitorare e
accompagnare il rispetto” dell’accordo quadro per il settore dei
call center siglato lo scorso febbraio da Asstel, l’associazione che in
Confindustria rappresenta l’intera filiera delle Tlc, e Slc Cgil, Fistel
Cisl, Uilcom Uil. E’ la proposta lanciata dal sindaco di Palermo,
Leoluca Orlando, durante l’incontro, promosso dall’Amministrazione
comunale, che ha visto confrontarsi al Teatro Garibaldi del capoluogo
siciliano i rappresentanti dei maggiori call center nazionali e delle
organizzazioni sindacali di categoria. Un settore che occupa 80mila
lavoratori in Italia, 20mila solo in
Sicilia, di cui 4mila nelle sedi di Palermo e Catania di Almaviva
Contact. Pressing del primo cittadino anche sul Mise perché sia
convocato “un tavolo nazionale”.
Per fare il punto sull’intesa e sulle ricadute che può avere sul sistema
produttivo cittadino, a Palermo si sono ritrovati Laura Di Raimondo,
direttore di Asstel, i rappresentanti delle maggiori aziende del
settore, e i segretari generali di Slc Cgil, Riccardo Saccone, e di
Uilcom, Salvatore Ugliarolo, il segretario nazionale Ugl
Telecomunicazioni, Stefano Conti, e Eliana Puma della Fistel Cisl. “La
Sicilia e Palermo in particolare – ha detto il primo cittadino – sono
un punto di riferimento strategico nel settore delle telecomunicazioni
e dei call center. Da questo punto di vista ci è sembrato
fosse opportuno, come Amministrazione comunale, organizzare questo
incontro con i promotori e firmatari dell’accordo quadro e le aziende
nazionali presenti in città per declinarlo nella realtà palermitana”.