È questa la accorata richiesta che l'UGL cittadino fa al
primo cittadino del Capoluogo siciliano, per bocca del dirigente
sindacale Daniele Galici, RSU al comune di Palermo dopo che ieri con
comunicato stampa il sindaco Leoluca Orlando ha traumaticamente fatto
risvegliare i dipendenti comunali da un oramai assordante torpore.
"La
drammatica rivelazione di ieri del Sindaco - denuncia Daniele Galici -
assume il tenore di una inequivocabile resa delle armi alle
determinazioni dei funzionari del Mef in ordine al disordine dei conti
comunali e a conclusione di ispezione datata al lontano 2016. Riteniamo -
prosegue il dirigente sindacale dell'Ugl - che il tentativo messo in
atto da Orlando, di fare la voce grossa tentando di distrarre la
questione sul piano politico, con la travalicazione dall'ambito
squisitamente contabile, rivela la totale assenza di senso
responsabilità del primo cittadino per le sorti di Palermo, dei suoi
cittadini e, men che meno, dei lavoratori comunali. Noi dell'Ugl,
ansimanti per il presente ed il futuro dei lavoratori comunali oltreche'
della città intera, sentiamo il dovere di invitare le altre forze
sindacali ad evitare di assumere posizioni stampella a sostegno di
Orlando, poiché l'allungamento dell'attuale agonia amministrativa
dell'ente non gioverebbe al futuro dei suoi lavoratori; non
dimostrerebbe attaccamento al bene della città. Ad Orlando chiediamo di
buttare la spugna dimettendosi e accettando di avere fallito il suo
mandato elettorale, lasciando libera Palermo di potere individuare un
più abile e capace auriga".
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