Dopo vari mesi di rigide restrizioni il cui scopo era quello di salvaguardare la salute dei cittadini italiani dal temuto covid-19, il 4 maggio 2020 la “fase 2” si e’ concretizza.
Così un sonoro e fragrante “via libera” viene gridato da tutta la popolazione italiana, accompagnata da un profondo sospiro di sollievo.
Dal mese di
maggio in poi l’emanazione di nuovi decreti hanno permesso la riapertura, scaglionata,
di tutte quelle attività costrette fino a quel momento ad una chiusura
forzata.
Con l’arrivo dell’estate un buon numero di persone è ritornata a vivere la
propria quotidinianità con estrema libertà, lasciando alle spalle un periodo
che non è giunto ancora alla sua conclusione.
La riapertura delle scuole sembra avere creato due fazioni distinte: chi è a
favore e chi è
contrario. Nel primo caso individuiamo gli stessi soggetti che hanno trascorso un’estate nella totale
libertà e persone che ritengono che le misure di sicurezza che si stanno
prendendo siano sufficienti per evitare una nuova diffusione del virus. Di
contro, chi si oppone alla riapertura non ritiene idonee o abbastanza sicure
tali precauzioni, sicuramente se si seguisse il protocollo per il contenimento
della diffusione del covid-19, si affronterebbe questo particolare momento in
modo costruttivo e quindi si riuscirebbe a trovare un equilibrio.
Posizioni contrapposte le ritroviamo anche quando si parla di vaccino (ancora in fase di sperimentazione), argomento alquanto spinoso, che si può affrontare nelle giuste sedi con personale competente e con le giuste conoscenze.
Pertanto, conclude Riccardo Lo Verso responsabile di UGL GIOVANI della UTL di Palermo, in attesa che la ricerca scientifica porti a conclusione gli studi che servono per la cura del covid-19, ciò che ci devono accompagnare sono il buonsenso nel rispettare tutte le regole, che ormai da mesi fanno porte della nostra vita quotidiana e la costante informazione sugli sviluppi del virus e l’impatto che esso ha su scala mondiale.
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